ANGEL
Vanamente
nelle tenebre la luce veglia
sopra l'urna del sonno
nella notte nera di sangue
Angelo
dalla pelle pallida
non vedrò il tuo riflesso
giocare a scacchi con lo specchio
Sai
di polvere e silenzi.
Stenderò bianche cortine per proteggerti
Dio supplice e carnefice.
Umidi
ricordi
di anime perse a dadi
nel gioco perverso del tentativo.
L'orrore
del fascino
è l'ultimo battito.
E il freddo scorrere.
Chi
muore nella notte
è signore nell'oscurità.
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